Si tratta di:
- un indirizzo quinquennale, con diploma professionalizzante al termine del percorso
- pensato come anello di congiunzione con il mondo del lavoro
- frutto del riordino degli Istituti Professionali in seguito alla riforma del 2008
E' una proposta valida:
- perchè la nostra scuola ha attivo da anni il liceo Sociopsicopedagogico, ora delle Scienze Umane, e ha maturato quindi una grande esperienza nell'ambito degli studi legati al sociale
- perchè invita a partecipare ad un progetto educativo collaudato e coinvolgente, fondato sull'attenzione alla centralità del ragazzo, all'accompagnamento nella sua crescita, al dialogo e radicato nei valori cristiani
- perchè risponde all'esigenza di quei ragazzi che vogliono un corso di studi serio alternativo al percorso liceale, con un diploma finale spendibile nel mondo del lavoro
- perchè garantisce l'accesso a tutte le facoltà universitarie, soprattutto a quelle legate al mondo dell'educazione e all'ambito sanitario
.E' una proposta innovativa:
- perchè gli studenti in classe e nei laboratori vengono guidati a "saper fare" oltre che a "sapere"
- perchè tante ore saranno dedicate agli stages e al tirocinio in ambito sociale e sanitario
- perchè risponde alla richiesta da parte del mondo del lavoro di professionisti preparati nel settore socio-sanitario
- perchè è in linea con le indicazioni della Comunità Europea, che richiede percorsi "finalizzati al conseguimento di un diploma fondato su una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale".
Il diplomato nell'indirizzo Socio Sanitario al termine del percorso quinquennale acquisisce le competenze necessarie per:
- organizzare e attuare interventi per promuovere la salute e il benessere psico-sociale
- favorire il dialogo e le relazioni con tutte le componenti della comunità sociale e con i servizi socio-sanitari del territorio
- individuare e gestire, in una società multiculturale, azioni di mediazione, animazione, sostegno a persone, famiglie e comunità, con particolare attenzione alle fasce deboli
(dalle linee guida per i professionali della riforma: d.P.R. 15 marzo 2010, n.87, articolo 8, comma 6)